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Cinque consigli per salvare la tua app dal fallimento

Hai realizzato un’app ma non sta andando come pensavi. Oppure la stai per lanciare, ma hai paura di sbagliare qualcosa e di andare incontro a un fallimento. Anche con la migliore idea del mondo, la tua applicazione mobile potrebbe non funzionare come dovrebbe. I motivi possono essere molteplici: c’è una miriade di cose a cui pensare prima del lancio e le proveremo a vedere insieme lungo la lettura di questo articolo.

Il primo problema potrebbe essere l’obiettivo che ti sei posto. Forse è irrealistico: la tua meta deve essere sempre raggiungibile, concreta e misurabile. Questa è una delle chiavi del tuo successo. Prima di spendere e impegnare risorse – quindi – concentrati sempre su questo aspetto. Poi, devi sempre essere aperto al cambiamento.

Gli sviluppatori di software e di app poco inclini ai cambiamenti sono destinati a fallire. Devi necessariamente avere una mente aperta a esplorare nuovi percorsi, sia durante il processo di sviluppo che dopo, quando dovrai essere rapido a sistemare i bug. 

Se hai già fatto caso a tutto questo, ma le cose non sembrano migliorare, allora puoi affidarti a un paio di strumenti davvero di grande importanza per la buona riuscita della tua app. Parliamo del CRO (Conversion Rate Optimization) e dell’App Store Optimization (ASO).

Controllo CRO (Conversion Rate Optimization)

L’App Store Optimization (ASO) non riguarda solo le parole chiave. Oltre queste, include anche la cosiddetta ottimizzazione del tasso di conversione, conosciuto meglio come CRO – Conversion Rate Optimization. Ti stai chiedendo cosa sia l’ottimizzazione del tasso di conversione della tua applicazione mobile? Stai per scoprirlo. 

Partiamo dalle basi: ci serve dare una definizione di tasso di conversione. Il tasso di conversione è la percentuale di utenti che si spostano da un punto A a un punto B durante il percorso che un utente tipo fa nella tua app. Per le app i tassi di conversione più importanti sono:

  • Impression per memorizzare le visualizzazioni
  • Le visite allo store che portano all’installazione dell’app stessa
  • Impression post installazione
  • Le installazioni che fluiscono nelle vendite.

Approfondiamo meglio anche questi ultimi termini. Una impression si verifica quando una persona vede la tua app nell’App Store o nei risultati di ricerca di Google Play. Una visita allo store si verifica quando la persona fa clic e visualizza la scheda della tua app sull’app store dedicata. Una installazione avviene quando una persona scarica la tua app a tutti gli effetti. Infine, una vendita avviene quando un utente effettua un acquisto all’interno della tua app, che si tratti di un acquisto in app o di un abbonamento. 

Ma in quale modo il tasso di conversione della tua app influisce sulla classifica dell’App Store? Negli articoli precedenti ci siamo concentrati sull’importanza delle parole chiave per aumentare la visibilità della tua app negli store. Tuttavia, le parole chiave non sono l’unico fattore che Apple e Google prendono in considerazione quando classificano la tua app. Anche i tassi di conversione sono davvero fondamentali, perché suggeriscono ad Apple e Google se e quali persone stanno apprezzando la tua app.

Questo significa che la tua app è di alta qualità – o viceversa, se invece i tassi di conversione sono negativi. Immagina che anche App Store e Google Play devono attrarre i propri clienti presentando app belle, aggiornate e funzionali. Non possono permettersi quindi di aver al loro interno applicazioni che non vanno come dovrebbero. App Store e Google Play considereranno, infatti, le app con tassi di conversione bassi o decrescenti insufficienti per avere un posizionamento elevato nel proprio ranking. Non vogliono offrire ai propri clienti prodotti scadenti e dovresti volerlo anche tu.

Uno dei fattori determinanti che influenza il ranking dell’app store è la quantità di download della tua applicazione. La quantità di download è stimata attraverso il numero di installazioni che la tua app ottiene in un certo periodo di tempo. Maggiore è la quantità, maggiore sarà il ranking della tua app e maggiore successo avrai con Apple Store e Google Play attraverso l’utilizzo dell’ASO. Ecco perché le app popolari che portano tonnellate di download al giorno sono sempre presenti e in cima alle classifiche.

Come aumentare il tasso di conversione della tua app?

Ora abbiamo capito cosa sia il tasso di conversione delle app e perché è così importante per una buona riuscita della stessa. Siamo sicuri che ti starai chiedendo come poter aumentare il tasso di conversione della tua app. Bene, è proprio qui che entra in gioco l’ottimizzazione del tasso di conversione dell’app, chiamato CRO (Conversion Rate Optimization).

Il CRO della tua app coinvolge ogni elemento della scheda dei vari app store, principalmente l’icona dell’app stessa e il suo nome – o titolo. 

L’icona è la prima cosa che le persone vedono quando cercano la tua app negli store. Di conseguenza, è estremamente importante curarla al massimo per dare una prima impressione positiva a chi la vede. E molte persone scaricano le app in base alla prima impressione che riescono a suscitare in loro.

Innanzitutto, progettala in modo pertinente all’argomento della tua app, senza esagerare con il testo e una grafica eccessiva. Fa’ che sia semplice e facile da riconoscere, anche per un bambino. Inoltre, assicurati che corrisponda alla combinazione di colori del tuo marchio poiché sarà la rappresentazione principale del marchio della tua app.

Ottimizzare l’icona della tua app richiederà alcuni test. Per mettere alla prova l’icona della tua app ti consigliamo di eseguire un semplice A/B testing, se possibile. Anche i cosiddetti focus group sono ottimi per valutare questo. Come ultimo test, puoi semplicemente chiedere ai tuoi amici, colleghi e familiari un parere sincero: il loro feedback sarà davvero importante. Tutto ciò che devi fare è avere pronte almeno due prototipi dell’icona della tua app e testarle su questi segmenti di pubblico. Il prototipo che riceverà più apprezzamenti sarà semplicemente il migliore.

Il nome della tua app è il campo successivo che le persone guarderanno, poiché si trova accanto all’icona. Oltre al nome del tuo marchio, qui dovrai inserire altre parole chiave. Ad ogni aggiornamento cerca di ottimizzare le parole chiave che inserisci qui: elimina quelle che sono calate di ranking e inseriscine di nuove, ad alto volume di ricerca. Solo in questo modo attirerai ancora più traffico e le persone troveranno proprio ciò che è perfettamente in linea con la loro ricerca.

Il CRO – Conversion Rate Optimization non migliora solamente il posizionamento della tua app negli store, ma ti permette anche di ottenere il massimo dalla spesa che investi in una campagna pubblicitaria. Ogni annuncio che pubblichi – che si tratti di un cartellone pubblicitario, di una campagna sui social media, di Apple Search Ads o di una campagna per app in Google Play – porta l’utente nella scheda dell’App Store. Se la scheda dell’App Store non è ottimizzata per una conversione buona, perderai l’utente appena dopo che avrà fatto clic sul tuo annuncio. E questo significa aver buttato i tuoi soldi.

Come puoi vedere, il CRO è davvero essenziale per le campagne di acquisizione di utenti, sia organiche che a pagamento e – quindi – per la crescita complessiva della tua app. Così come l’ASO.

Ottieni il massimo da ASO

L’App Store Optimization (ASO) è uno strumento a dir poco fondamentale per la tua app. Un dei motivi per cui l’applicazione non sta riscuotendo il successo che pensavi è banale: forse gli utenti non la vedono. E come possono allora scaricarla? È proprio qui che entra in gioco l’ASO. Si tratta di un sistema simile al SEO per i siti web: è l’insieme di strategie e pratiche rivolte ad aumentare la visibilità di un’applicazione, migliorandone la posizione nelle query di ricerca degli utenti nell’Apple Store e in Google Play.

Grazie all’ASO quindi potrai aumentare i clic che riceve la tua app e – di conseguenza – anche i download.

Analizza il percorso utente dopo l’installazione di app

Ascolta sempre il feedback degli utenti e prova ad analizzare le loro mosse una volta che installano l’app. Le critiche che ricevi sono molto più importanti delle recensioni positive: possono essere costruttive o meno, ma ad ogni modo aiutano te e la tua app a sistemare ciò che non sta andando bene e a correggere il tiro su eventuali bug di cui – magari – non eri nemmeno a conoscenza.

Ricorda poi che la semplicità è la chiave per ottenere risultati: utilizza parole chiare, di facile comprensione per gli utenti. Ricorda che capire il target di riferimento della tua app è importantissimo. Anche a livello di utilizzo, inserire features eccessivamente complicate e poco pratiche non fa altro che allontanare l’utente medio dalla tua applicazione. D’altro canto, se un’applicazione è semplice non vuol dire che sia banale o che abbia tralasciato le sue fondamentali caratteristiche.

Approfitta delle MMP

Altro passo fondamentale è approfittare delle MMP. Cosa sono? Un Mobile Measurement Partner (MMP) è una piattaforma esterna utilizzata per gli advertisers che offre allo sviluppatore di app metriche avanzate per l’attribuzione dei downloads e per analizzare il comportamento degli utenti quando si trovano all’interno dell’app stessa.

Aggiungere un MMP alla tua app è fondamentale, soprattutto se sei orientato alla crescita attraverso attività di user acquisition. Questo strumento permette di attribuire i downloads ai canali dai quali provengono e – quindi – ti permettono di tenere sempre sotto controllo se il modo in cui spendi il tuo budget advertising è efficace. Se implementato correttamente, un MMP può funzionare come principale strumento di analisi per l’app e per il controllo del fatturato.

L’errore che potete fare nella scelta di un MMP è quello di guardare solo al prezzo. Per questo – e molto altro – è quindi necessario spesso affidarsi a degli sviluppatori di app.

Affidati a degli sviluppatori di app

Non solo per le MMP, ma per tutto il progetto, è necessario affidarsi a degli sviluppatori di app. Al giorno d’oggi, molti hanno gli strumenti, ma pochi hanno le capacità per realizzare un’applicazione mobile funzionale e adatta a entrare nel mercato scongiurando il rischio di incappare in un fallimento. Il nostro consiglio più importante – quindi – è proprio quello di rivolgersi alle persone e ai professionisti più giusti per guidarti nella realizzazione della tua idea.

sviluppo app

Quattro cose da considerare prima di concentrarsi sulla progettazione di app mobili

Quattro cose da considerare prima di concentrarsi sulla progettazione di app mobili – La fase di progettazione della tua applicazione mobile è davvero importante. Viene prima della fase di sviluppo, in cui l’app inizia a esistere. Ma – se le tue idee sono valide e soprattutto chiare – nella tua testa dovrebbe già prendere forma ben prima. Proprio nella fase di progettazione, durante la quale vengono fatte alcune scelte che possono determinare il successo o l’insuccesso della tua applicazione.

Nell’articolo elenchiamo principalmente quattro elementi chiave da considerare prima di concentrarti sulla progettazione dell’app. Ciò che offri all’utente è veramente necessario? È meglio sviluppare un’app nativa o una ibrida? Qual è la linea temporale di realizzazione della tua app? Hai bisogno o meno di affidarti a uno sviluppatore di app professionista? Bene, oggi cercheremo di darti le risposte necessarie ad avere un po’ più chiaro il quadro della situazione.

Questa app è realmente necessaria?

La prima domanda da porsi in fase di progettazione, è se l’app sulla quale stai investendo tempo, fatica e denaro sia realmente utile e necessaria. Sembra banale, ma se non lo è, perché un utente dovrebbe scaricarla?

Bisogna fare caso a diversi fattori ed eseguire attente analisi. La prima cosa da fare per validare la tua idea di app è eseguire una ricerca di mercato, che assicuri l’esistenza di un pubblico idoneo a diventare il target di utente della tua app.

Tieni presente che gli smartphone sono diventati uno strumento di grande utilità – e utilizzo – proprio grazie alle app mobili, perché offrono all’utente molteplici benefici. Tra i tanti: la comunicazione istantanea tramite messaggistica, email o social network, la navigazione rapida sul web, giochi, intrattenimento, servizio GPS e altri ancora.

Le app sono diventate il perno dell’innovazione tecnologica da circa dieci anni ormai. Proprio a causa dell’allargamento dell’utilizzo degli smartphone, molte aziende stanno adottando sistemi per integrare le applicazioni mobili nel lavoro, in modo da aumentare e variare la propria presenza sul mercato.

Se vuoi che le persone scarichino la tua app, non proporre cose banali. Ormai abbiamo strumenti per capire e comprendere in anticipo cosa gli utenti cercano in rete, quali siano i flussi di ricerca e di cosa effettivamente abbiano bisogno. Non vale la pena fare tentativi per portare avanti un’idea buona, ma che già sai che potrebbe avere poco riscontro. L’unica cosa che conta è l’utente: avvicinati alle sue esigenze, progetta un’app utile e accattivante e vedrai che sarà più semplice avere successo. Ma che tipo di app devi progettare?

Meglio un’app nativa o un’app ibrida?

La domanda centrale da porsi è proprio sulla natura intrinseca dell’applicazione: app nativa o app ibrida, è questo il dilemma. Proveremo a darti una visione totale della situazione, così da poter decidere più agevolmente. La risposta a questa difficile domanda è legata ai seguenti fattori:

  • l’obiettivo con cui si vuole sviluppare l’app
  • le funzioni che vuoi siano incluse nella tua app
  • il budget che hai a disposizione per la creazione dell’app
  • la velocità con cui hai bisogno sia sviluppata l’app
  • ti sei affidato a uno sviluppatore interno o a un professionista esterno alla tua azienda

Prima ancora di addentrarci in questa giungla – che ti aiuteremo ad affrontare – ci sono però due domande da porci: cos’è un’app mobile nativa e cos’è un’app ibrida?

progettazione di app mobili

App Nativa

Un’app mobile nativa è un’applicazione software sviluppata per funzionare su uno specifico tipo di piattaforma o dispositivo. È stata creata proprio ed esclusivamente per girare su quel dispositivo: il suo sistema operativo – quindi – ha la capacità di utilizzare hardware e software di quella piattaforma.

Non ci sono dubbi: le applicazioni native permettono delle performance migliori e l’utilizzo di step tecnologici più moderni, sempre all’avanguardia – come ad esempio l’elaborazione di immagini, in contrasto con le app mobile cloud o le web app, realizzate per essere universali e adattabili ai più diversi sistemi.

Fondamentalmente ci sono due tipi di sistemi operativi per le app native: iOS di Apple e Android di Google. Sono sviluppate con un linguaggio di programmazione che è utilizzato soprattutto dal dispositivo mobile e dal suo sistema operativo.

Alcuni esempi sono Java – per Android – e Swift o Objective-C per app iOS. Le app native poi sono tendenzialmente veloci e con un alto grado di precisione. Inoltre, danno agli utenti la possibilità di avere accesso a tutti i controlli e ai layout dell’interfaccia utente (UI – ne parleremo dopo).

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Di contro, un’app progettata per iOS con linguaggio Swift non funzionerà su Android e viceversa. Questo vuol dire che è necessario progettare e sviluppare in modo specifico per ogni sistema operativo. Ciò richiede un budget più alto, maggiore impegno per il team di sviluppo e più tempo. Altrimenti dovrai scegliere se lanciare la tua app solo su uno tra Apple Store e Google Play.

I principali vantaggi di progettare e realizzare un’app nativa sono:

  • una gamma più ampia di funzionalità (sfruttano a pieno le potenzialità dello smartphone)
  • ha già integrata la funzionalità di recapitare notifiche push
  • permette prestazioni veloci e reattive da parte del software
  • offre un’interfaccia utente (UI) che si adatta meglio all’utilizzo del sistema operativo.

Viceversa, questi sono gli svantaggi di progettare un’app nativa:

  • richiede tante origini di codice, perché ogni dispositivo ha la sua specifica versione dell’app
  • richiede uno sforzo maggiore a livello economico: sono richiesti più sviluppatori per creare e gestire il codice di ogni piattaforma
  • richiede molto più tempo per la realizzazione differenziata per i diversi sistemi operativi e anche per ogni aggiornamento post pubblicazione delle funzionalità.

App Ibrida

Un’applicazione ibrida è un programma che combina gli elementi di app web e native. Qui l’applicazione è sviluppata utilizzando linguaggi di tecnologie web come HTML, CSS e JavaScript, tutti condensati in un’app nativa. In altre parole: un’app ibrida – e già lo dice il nome – funziona esattamente come una web app, ma è installata su un dispositivo mobile come un’app nativa.

Le app ibride – grazie all’aiuto di programmi come API – mantengono un totale accesso alle funzionalità degli smartphone. Non possono essere però utilizzate offline come le app native – che vengono scaricate. Un’app ibrida di solito mantiene funzioni simili a una web app, visto che è basata sul suo stesso sistema di progettazione e funzionamento. Le applicazioni web sono pensate per adattarsi a varie piattaforme e non sono installate direttamente sul dispositivo, ma accessibili tramite internet e utilizzando un browser.

Una curiosità: la maggior parte delle app presenti sul mercato possono essere classificate come app ibride. Vediamo ora i principali vantaggi e svantaggi di un’applicazione ibrida:

  • funziona su diversi sistemi operativi: gira su Android e iOS pur avendo un unico codice
  • sviluppo e manutenzione sono più veloci
  • il singolo linguaggio di programmazione necessario consente un importante taglio sui costi, oltre che sul tempo di sviluppo dell’applicazione.

Ecco invece gli svantaggi di un’app ibrida:

  • avendo un sistema simile a quello delle web app, le app ibride hanno bisogno di una connessione a internet sempre attiva per funzionare al 100%
  • si affida a plugin per accedere alle funzionalità integrate del dispositivo mobile
  • non offre una user experience del livello delle app native. Hanno un’interfaccia unica per iOS e Android e, se ci si concentra più su uno, l’altro sistema verrà penalizzato.

Non è una scelta semplice: molte aziende sono davvero combattute su quale tipo di app dovrebbe essere sviluppata tra nativa e ibrida. Si tratta di offrire l’esperienza migliore ai propri clienti e di capire quale applicazione è più adatta e utile a centrare al meglio gli obiettivi della propria attività. App native e app ibride hanno i propri vantaggi e svantaggi. Decidere per quale tipologia di app optare dipende in gran parte dalle necessità tue e della tua azienda.

Analizza bene ogni specifica richiesta, poi confrontati con il tuo team di sviluppo. È bene parlare con dei professionisti: solo così potrai dare forma alle tue idee nel modo più efficace e pertinente possibile.

Come sarà la linea temporale di realizzazione?

La linea temporale di realizzazione parte proprio dopo l’identificazione del target e la decisione tra app nativa o ibrida. La tua idea è messa a fuoco: ora devi trasformarla in qualcosa di pratico, un progetto definito, con una sua interfaccia grafica (UI), un costumer journey ideale dell’utente medio (UX) e poi le fasi di creazione del wireframe, del mockup, del prototipo e del prodotto di minimo valore (MVP).

I primi due termini da considerare sono proprio UI (User Interface) e UX (User Experience). Queste due componenti sono fondamentali perché vi consentono di traslare la vostra idea di app da un concetto astratto ad un progetto vero e proprio. La UI definisce come la tua app appare e interagisce con l’utente, mentre la UX mostra come la tua app viene percepita da chi la utilizza, mettendo in evidenza il tipo di esperienza che l’utente vive.

La UI – quindi – riguarda il design della tua applicazione. Non riguarda solo elementi estetici, come tema, font, schemi e pannelli di colore, ma – in un respiro più ampio – come tutti questi elementi grafici si fondono tra loro per aumentare il coinvolgimento dell’utente. La UI deve riflettere l’identità e il valore del tuo brand: metti grande attenzione nella scelta di ogni singolo elemento che la riguarda.

La UX corrisponde invece al modo in cui l’utente vive la sua esperienza all’interno della tua app. Proprio per questo, ha un’importanza enorme nella progettazione di un’app, anche più elevata rispetto alla UI. L’esperienza dell’utente include ogni aspetto dell’interazione degli utenti stessi con l’applicazione: sarà efficiente solo se è in grado di conquistare la fiducia del target di utilizzatori a cui ti rivolgi. Se le UI e UX sono ben progettate, gli utenti vivranno un’esperienza utente di prim’ordine in termini di navigazione e look and feel.

progettazione ux e ui di app mobili

I wireframe sono il passo successivo. Un wireframe è uno schizzo bidimensionale che serve come guida visiva per illustrare come funzionerà l’applicazione. Un wireframe non tiene in considerazione il design completo dell’app, ma solo le schermate chiave e gli elementi dell’interfaccia. In questo modo, tu e il team di sviluppo potete usare un wireframe per concordare e chiarire la direzione e la portata dell’intero progetto.

Un wireframe non è un progetto grafico ad alta fedeltà e non contiene quindi elementi di design dettagliati come loghi, specifiche dei caratteri e immagini reali. Si tratta, piuttosto, di qualcosa di simile a un piano architettonico o a un diagramma schematico.

In poche parole, visualizzando un wireframe, chiunque deve essere in grado di riconoscere le diverse caratteristiche che saranno integrate nell’app, unitamente allo spazio che è stato assegnato a queste caratteristiche.

Dalla struttura alla grafica: dai wireframe si passa ai mockup. I mockup mettono insieme la struttura e la logica di un wireframe con la grafica ad alta fedeltà e gli elementi della UI, senza includere però le transizioni e le funzioni utilizzabili che puoi vedere in un prototipo e nel prodotto finale. Quindi, i mockup costituiscono uno stadio intermedio nel design del progetto, offrendo molti più dettagli visivi di un wireframe, ma senza la piena funzionalità di un prototipo.

Infine, avrai davanti a te un MVP, un prodotto di valore minimo: una effettiva versione basic della tua app, che segue la fase di prototipazione. Si tratta di una prima versione dell’app già adatta al rilascio per i clienti. L’MVP è costruito con un set di caratteristiche che consentono al prodotto di essere funzionale e distribuito in produzione al fine di accelerare il time to market. Fa parte del processo di progettazione e implementazione del prodotto, che può richiedere una strategia a lungo termine, ma stabilirà una buona base per lo sviluppo futuro.

L’MVP offre la possibilità di testare il prodotto oltre la propria ristretta cerchia di riferimento per il test, rivolgendosi ad un gruppo più ampio e – quindi – più rappresentativo del mercato e del pubblico. In tal modo sarà possibile ricevere una quantità maggiore di feedback che consentiranno di comprendere se l’app è perfettamente funzionale o se ci sono inefficienze o implementazioni da apportare.

Puoi realizzarla da solo o hai bisogno di uno sviluppatore professionista?

Il nostro consiglio è sempre quello di rivolgerti a uno sviluppatore di app o, ancora meglio, ad un azienda che sviluppa app. Affidarsi a dei professionisti del settore è d’obbligo, soprattutto se si vuole raggiungere un risultato buono e soddisfacente. Quello che puoi fare da solo – e anche grazie alle informazioni precedente – è seguire passo passo il lavoro e stabilire una tabella di marcia che descriva i momenti chiave e i passaggi più importanti della realizzazione della tua app.

aumentare visibilità app

I sei modi per aumentare la visibilità della tua nuova app sugli store

I sei modi per aumentare la visibilità della tua nuova app sugli store – Al giorno d’oggi la richiesta di applicazioni mobili è più forte che mai. Secondo i dati di State of Mobile, nel 2019 gli utenti hanno scaricato ben 204 miliardi di app e speso 120 miliardi di dollari su di esse. È dunque probabile che tu stia pensando di lanciare la tua app, per entrare in questo circuito produttivo.

Il primo problema da affrontare – e anche bello grosso – è che App Store e Google Play offrono circa 6 milioni di app nella loro vetrina. E allora perché un utente dovrebbe scaricare proprio la tua?

Per far sì che la tua applicazione mobile sia scaricata, deve necessariamente essere visibile. Non basta che sia bella a livello grafico, funzionale e utilissima a risolvere alcuni problemi della gente, se gli utenti non la vedono negli app store.

È fondamentale quindi affiancare al processo di realizzazione dell’app uno di pubblicizzazione: una vera e propria strategia marketing nella quale nulla deve essere lasciato al caso.

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Utilizza l’ASO (App Store Optimization)

Con questo articolo proviamo a spiegarti come pubblicizzare un’app mobile, invitando gli utenti al download. Arrivare in modo efficace alle persone interessate è infatti fondamentale per aumentare i ricavi e sostenere il tuo progetto.

È banale ma molto chiaro: come possono gli utenti scaricare un’app se non la vedono? È qui che entra in gioco l’ASO, App Store Optimization. Si tratta di un sistema simile al SEO, l’insieme di strategie e pratiche volte ad aumentare la visibilità di un sito internet migliorandone la posizione nelle classifiche dei motori di ricerca. L’ASO compie la stessa funzione, ma per ottimizzare un’applicazione e massimizzarne la visibilità.

Grazie all’ASO quindi potrai aumentare i clic che riceve la tua app e – di conseguenza – anche i download. È fondamentale dunque inserire nell’app le parole chiave che meglio descrivono la sua funzione. E non solo: qual è il modo in cui gli utenti ricercano un’applicazione? Gli user che utilizzano principalmente gli smartphone per navigare in rete hanno un metodo molto particolare per cercare le applicazioni mobili negli app store SEO.

Il 75% cerca un’app specifica, spesso e volentieri utilizzando il motore di ricerca interno dello Store. Meno utenti, invece, passano attraverso classifiche e determinate skills. 

Questa ricerca avviene digitando o il nome dell’applicazione o il nome del marchio che l’ha progettata, oppure una ricerca generica corrispondente all’esigenza che hai sul momento – ad esempio “app meteo”. Questo ci fornisce un’indicazione dell’importanza delle parole chiave e del titolo in un processo di App Store Optimization (ASO). Infatti, il modo più semplice di ricerca è proprio scrivere il nome dell’app, il suo titolo, che quindi ricopre una importanza davvero straordinaria.

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Ottimizza il tuo titolo

Il titolo – o il nome – della tua app è forse l’elemento più importante dell’ASO. La ragione è semplice: è ciò che identifica la tua applicazione e soprattutto la prima cosa che gli utenti vedranno una volta effettuata la ricerca. Il titolo della tua app dovrebbe risultare accattivante.

Le parole chiave che inserisci nel titolo sono fondamentali per gli algoritmi di ricerca degli app store. Quindi, impegnati a ricercare la parola chiave più cliccata: investici più tempo.

Assicurati che il titolo della tua app sia anche pertinente, di semplice lettura e comprensione, facile da ricordare e unico.

È una cosa davvero importante: riservagli il tempo e lo spazio che merita.  Su App Store, il titolo non deve superare i 30 caratteri. È possibile – però – aggiungere un sottotitolo fino a un massimo di 170 caratteri. Inutile sottolineare che si può sfruttare questa bella opportunità per inserire parole chiave aggiuntive!

Possono anche essere inserite CTA (call-to-action) per incoraggiare il download. Su Google Play, invece, il titolo è limitato a 50 caratteri. Puoi inserire le parole chiave tutte le volte che vuoi, senza limiti o restrizioni.

duolingo titolo
Esempio di titolo pertinente

Ottimizza la tua descrizione

Altro aspetto fondamentale è la descrizione, informazione importantissima per l’App Store Optimization. La descrizione è utilizzata per dare agli utenti info più dettagliate sull’applicazione che stanno scaricando, sulle sue caratteristiche e i suoi vantaggi.

È qui che gli algoritmi ricercano le famose parole chiave. Per questi motivi, la descrizione è sotto l’occhio vigile sia degli utenti, che dei motori di ricerca. Su App Store, lo spazio dedicato alla descrizione è davvero ampio: fino a 4.000 caratteri.

Su Google Play ci sono due descrizioni: la versione breve – che può avere fino a 80 caratteri – e la versione lunga – che ne conta fino a 4.000 caratteri. Quella breve serve per attirare l’attenzione degli utenti con poche parole scelte accuratamente (e perché no, anche con gli emoji), mentre quella lunga è l’ideale per spiegare caratteristiche e inserire parole-chiave.

Anche in questo caso, l’obiettivo è sempre lo stesso: incoraggiare le persone a scaricare la tua applicazione.

Fai attenzione che sia chiara e pertinente e che le parole chiave siano inserite nel modo più corretto e naturale.

Approfitta dei social media

Un ottimo modo per pubblicizzare la tua app è utilizzando i social media. È uno dei più rapidi e immediati: pensa che più di 3 miliardi e mezzo di persone utilizzano almeno un social network. Capisci da solo che avere una buona presenza social è quindi indispensabile.

La domanda successiva da porti è quale social utilizzare. Per capirlo, basati sul tuo target di riferimento: se già sai che la tua app è indirizzata a un pubblico giovane e non ancora nel mondo lavorativo, è sicuramente più utile essere forti su Instagram che su LinkedIn, per esempio. 

Se la tua app si rivolge ad aziende e professionisti di settore, invece, è indispensabile che sia sponsorizzata su Twitter e su LinkedIn stesso. Se il tuo pubblico è invece un audience generalista e privato, punta forte su Facebook e Instagram.

Crea un profilo ad hoc, posta regolarmente e pensa a delle campagne advisor per alzare la brand awarness, prima ancora che indirizzare gli utenti al download. Il consiglio è quello di rivolgerti per tutto questo a una web agency di professionisti.

Una volta poi che avrai capito come indirizzare il tuo potenziale sui social, l’utente che ti trova potrebbe aver bisogno di convincersi dell’affidabilità e dell’utilità della tua applicazione mobile.

Qui entrano in gioco le recensioni, un utilissimo strumento per carpire il feedback – positivo o meno – degli utenti. I commenti delle persone aumentano la visibilità dell’app e ne migliora il posizionamento nelle classifiche di App Store e Google Play.

I consumatori si fidano dei consigli di altri utenti come loro: il passaparola è il modo migliore, ma sono molto importanti e affidabili anche le recensioni. La chiave: incoraggia i tuoi clienti a fornire il loro feedback. È utile per te – così potrai migliorare i piccoli errori di sistema – ma soprattutto per la tua app.

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Crea contenuti SEO ottimizzati per il sito web

Insieme all’applicazione mobile, potresti lanciare anche un sito web collegato – se già non esiste. Un buon marketing per la promozione di un’applicazione non può fare a meno di un sito, magari accompagnato da un blog.

Il web è il primo posto in cui le persone cercano la soluzione ai propri problemi: lo sappiamo, lo fai anche tu! Quindi, pensare di non avere visibilità sui maggiori motori di ricerca – Google in primis – vuol dire perdere gran parte degli utenti che potrebbero scaricare la tua app.

Va da sé che il sito deve essere configurato in ottica SEO (Search Engine Optimization). Ricorda che ASO e SEO devono funzionare contemporaneamente: entrambi sono mirati a indirizzare il traffico attraverso le query di ricerca. Google Play ha poi una peculiarità per quanto riguarda l’App Store Optimization (ASO): un’app che gode di buona visibilità organica su Google può migliorare il proprio posizionamento sullo Store. Capisci allora che SEO e ASO vanno ancora di più a braccetto.

È il numero di download che viene preso principalmente in considerazione: più un’app è visibile, più viene scaricata e più l’algoritmo la valuta come rilevante. Tuttavia, anche il motore di ricerca influenza in parte l’algoritmo di Google Play.

Per tutte queste pratiche, ti consigliamo di rivolgerti a dei professionisti del web marketing per una buona riuscita del lancio della tua applicazione.

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Lavora con dei professionisti

Affidarti a dei professionisti è fondamentale per una buona riuscita del tuo progetto. 

Dei buoni professionisti saranno in grado di suggerirti come procedere nel tuo progetto, è importate lavorare per garantire una maggiore visibilità alla tua applicazione. Ad esempio, noi di Devil Sviluppo App nasciamo per sostenere aziende e professionisti nel vasto e burrascoso mare del digitale.

Ti possiamo aiutare sia nello sviluppo app che nello sviluppo di un piano di marketing a 360° per far conoscere la tua app, avere una presenza stabile sui social media e aumentare i download e quindi i profitti. Puoi contattarci cliccando qui

i sei migliori software per lo sviluppo ios

I sei migliori software di sviluppo di app iOS per sviluppare la tua prima app iOS

I sei migliori software di sviluppo di app iOS per sviluppare la tua prima app iOS – Già da qualche tempo, il mobile ha assunto un ruolo importante nella nostra vita e nelle nostre attività quotidiane. Secondo le statistiche, il 56% delle persone naviga la rete tramite smartphone, mentre il resto è diviso tra desktop e tablet. Sorprendentemente, tra quel 56% il conteggio totale degli utenti iOS è quasi il 27% e senza dubbio questa cifra aumenterà maggiormente nei prossimi anni. 

La grande domanda e una base di clienti fedeli hanno permesso loro di superare un miliardo di utenti attivi nel mondo. Ebbene, questa cifra è in aumento e anche il potenziale di guadagno è elevato rispetto ad altri sistemi operativi.

Ogni anno vengono pubblicate milioni di app sulla piattaforma iOS nell’App Store di Apple, ma avere successo non è così semplice. Apple ha precise liste di controllo, una selezione di lingue e una serie di linee guida che devono essere seguite da ogni sviluppatore. 

Ma creare un’applicazione è complesso? No, se sai come farlo. Oggi parleremo dei sei migliori linguaggi di programmazione per lo sviluppo di app iOS che permettono di sviluppare applicazione in modo più veloce. 

Grazie ad essi infatti sarà possibile ottenere applicazioni iOS personalizzate in base alle esigenze del cliente e quindi abbassando anche il costo dello sviluppo app.

Le applicazioni prenderanno sempre più una fetta importante della navigazione web e sempre più aziende stanno decidendo di integrare la loro versione web con applicazioni native, in modo da essere disponibili direttamente sui telefoni dei loro utenti

I linguaggi di programmazione e i tool che potremo utilizzare per lo sviluppo di un’applicazione mobile sono molteplici, molti condividono punti in comune e altri hanno caratteristiche uniche. Diamo loro un’occhiata uno per uno dei principali framework per sviluppare la tua prima app.

Swift

Dalla sua uscita, Swift è diventato uno dei linguaggi più popolari utilizzati per la creazione di iOS, iPadOS, macOS, WatchOS, itvOS. È stato introdotto nel 2014 da Apple come sostituto di Objective C e da allora è stato molto utilizzato dagli sviluppatori iOS.

Secondo l’indice PYPL (Popularity of Programming Language), Swift è ottavo in tutto il mondo in termini di popolarità e conquista una quota di mercato di circa il 2,03%. Swift è semplice da usare, gratuito ed è anche open source. Il motivo che lo rende così popolare sono le sue tre principali caratteristiche:

  • Velocità: Apple ha introdotto Swift in sostituzione di Objective-C, C, C++ e – se li confronti – Swift è molto più veloce e fluido e offre prestazioni sorprendenti per la maggior parte delle attività.
  • Sicurezza: lavorare su Swift è molto più pulito e sicuro rispetto ad altri linguaggi. Se stai lavorando per un progetto, la sicurezza deve essere sempre al primo posto e Swift assicura davvero un livello di sicurezza molto alto, che impedirà alla tua app arresti anomali indesiderati.
  • Scelta della prima lingua: se sei a un livello principiante, Swift può essere una buona scelta per te in quanto offre tutorial gratuiti per sviluppatori in un modo molto interattivo ed è disponibile per iPad, attualmente chiamato Swift Playground.
swift sviluppo app iOS
Logo Swift

React native

React Native è la migliore libreria JavaScript per creare applicazioni native per tutti i dispositivi e piattaforme. Con React Native, puoi sviluppare applicazioni avanzate sia per iOS che per Android. React Native è diventato rapidamente una dell’opzione preferite dai programmatori essendo di facile utilizzo e permettendo lo sviluppo multipiattaforma. 

Quindi una volta creata la tua applicazione iOS potrai con molta facilità convertila in un’applicazione Android, guadagnando tempo e premettendoti quindi di abbattere i prezzi di sviluppo. L’attrattiva principale di React Native è che consente uno sviluppo e implementazione rapida permettendo di utilizza estensioni di terze parti.

Tra le applicazioni più di spicco realizzate con React Native troviamo Tesla, Airbnb, Skype e Amazon Prime. Questa libreria JS guidata dalla community è stata introdotta da Facebook nel 2018. React Native permette di scrivere app usando quasi esclusivamente JavaScript

Alcune delle principali funzionalità di React Native sono:

  • Poca programmazione
  • Di facile utilizzo
  • Plugin di terze parti compatibili
  • API dichiarativa per l’interfaccia utente predittiva
  • Supporta iOS e Android.
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Flutter

Flutter è un toolkit dell’interfaccia utenti di Google che aiuta a creare applicazioni native per web, dispositivi mobili e desktop. Questo toolkit è dotato di widget completamente personalizzati, che supportano la creazione di applicazioni native in un breve periodo. Inoltre, l’architettura a strati di Flutter garantisce un rendering più rapido dei componenti. 

La grande forza di Flutter è quella di poter creare delle applicazioni per Android e iOS andando a scrivere una sola volta il codice sorgente. Ciò permette al programmatore di poter risparmiare molto tempo e quindi ridurre anche il costo di sviluppo. Flutter viene utilizzata da aziende importanti come ad esempio Google e Abbey Road Studio. Alcune delle straordinarie caratteristiche di Flutter sono:

  • Design del materiale incorporato
  • Widget integrati di Cupertino (iOS-flavor)
  • API ricche di movimento
  • Supporta sia iOS che Android
  • Forte supporto per i widget
  • Applicazione ad alte prestazioni.
flutter sviluppo app

Ionic

Ionic ti aiuta a creare applicazioni web ibride e progressive interattive insieme ad applicazioni multipiattaforma. Questo framework open source offre servizi premium per la creazione di applicazioni. Ionic copre la creazione di applicazioni per il Web, Android e iOS. Inoltre, mentre lavori in Ionic, puoi creare costantemente applicazioni e spedirle nelle posizioni distribuibili.

Ionic Studio è la versione lampo di Ionic ed è abbastanza potente. Puoi installarlo localmente per avere un facile ambiente di sviluppo visivo. Con le sue funzionalità pronte all’uso, Ionic è da sempre visto come una piattaforma ideale rispetto agli altri framework di sviluppo di app mobili.

Alcune delle peculiari caratteristiche di Ionic sono:

  • Componenti dell’interfaccia utente intuitivi
  • Tempo di sviluppo più rapido
  • Piattaforma di sviluppo potente e stabile
  • Comunità sempreverde di 5 milioni di sviluppatori
  • Controllo completo sulla creazione di app.

Swiftic

Swiftic è uno dei migliori framework di sviluppo di app mobili disponibili nella piattaforma iOS. È caratterizzato da un’interfaccia facilmente navigabile.

L’utilizzo di Swiftic è una scelta conveniente in quanto è inclusa un’opzione di garanzia di rimborso di 30 giorni per tutti i suoi piani. Inoltre, ha altri 6 mesi di regime di garanzia di successo. Se non ottieni alcun risultato, il servizio di 6 mesi è gratuito.

Alcune delle caratteristiche significative sono:

  • Notifiche push interessanti
  • Diventa un acquirente fedele con una carta fedeltà
  • Costruisci il tuo negozio mobile
  • Coupon in app
  • Usa i gratta e vinci per vincere premi
  • Comunicazione facile
  • Menù e ordinazione
  • Il coinvolgimento del cliente
  • Promozione dell’app
  • Feed di social e media
  • Assistenza per la pubblicazione di app
  • Analisi avanzate
  • Integrazione di terze parti

Xamarin

Xamarin è uno dei migliori framework di sviluppo di app mobili ed è basato su .Net. Questa piattaforma nativa è stata introdotta da Microsoft. Essendo una piattaforma per la creazione di app multipiattaforma e open source, Xamarin offre un ecosistema di sviluppo con back-end, API, componenti e così via.

È una piattaforma per sviluppatori .Net supportata da vari strumenti, librerie e linguaggi di programmazione. Xamarin permette uno sviluppo di app rapido senza sacrificarne la qualità. Con gli sviluppatori Xamarin puoi creare applicazioni native con il supporto di una community attiva per Android, tvOS, watchOS, iOS, macOS e Windows.

Alcune delle funzionalità di Xamarin sono:

  • Una forte comunità di 60.000 contributori
  • Infrastruttura di back-end versatile
  • Strumenti di diagnosi
  • Caricatore di applicazioni
  • Gestore SDK Android
  • File Storyboard
  • Gestore dell’emulatore di Google.

BONUS: B4X

B4X è una suite di IDE per lo sviluppo di applicazioni e un linguaggio di programmazione proprietario che consente la creazione di applicazioni sulle seguenti piattaforme: Android, iOS, Java, Raspberry Pi e Arduino. 

Sebbene la sintassi di B4X sia molto simile a quella del Basic, si tratta di un linguaggio completamente nuovo. 

Grazie a b4x potremo quindi creare applicazioni multipiattaforma in maniere semplice e rapida mantenendo comunque qualità e performance elevate. 

B4X si suddivide in B4A per creare app Android, B4i per creare app iOS e B4J per Windows, MacOS, Raspberry Pi e Arduino.

Alcune delle funzionalità di B4X sono:

  • Una community che collabora costantemente con aggiunta di nuove librerie e aggiornamenti
  • Designer visivo che semplifica il processo di creazione dell’UI
  • Facilità di apprendimento grazie agli eBook gratuiti
  • Cross Platform semplificato

Conclusioni

Come abbiamo visto ci sono molteplici tool per sviluppare un app iOS e tutti hanno dei vantaggi ad utilizzarli. Il consiglio nostro è quello di usare un tool che permette uno sviluppo semplificato e soprattutto multipiattaforma, poiché spesso quando si sviluppa un’applicazione andrà sviluppata per entrambi i sistemi operativi e non solo iOS. 

Tutti i tool permettono di sviluppare applicazione, starà a te decidere quella utilizzare e su quale diventare esperto. Come abbiamo visto non c’è un tool “più utilizzato” ma anzi le maggiori aziende usano tutti framework differenti per lo sviluppo in base alle proprie esigenze. All’inizio l’importante è sceglierne uno ed iniziare in modo da prendere confidenza con lo sviluppo per poi specializzarsi su un framework in particolare. 

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I cinque principali concetti per lo sviluppo di app Android per principianti

Pensi di non riuscire a progettare un’app o un sito web da solo? In questo articolo andiamo a vedere come sviluppare in modo efficiente un’app, anche partendo da zero. Scoprirai che il lancio di una nuova applicazione mobile – o di un sito web – può essere fatto senza intoppi e senza costare una fortuna. Non importa se vuoi creare un’app per Android, iOS o addirittura per Microsoft.

Il processo di sviluppo è lo stesso per qualsiasi app personalizzata e segue cinque semplici step. Ogni passaggio ha uno scopo preciso, ma nel complesso miriamo a risparmiare denaro e monetizzare il prima possibile il nostro investimento.

Creazione dell’idea

La prima cosa da fare è specificare la tua idea e l’MVP. L’obiettivo è semplice: il team aziendale e quello di sviluppo devono essere sulla stessa lunghezza d’onda e allinearsi per raggiungere la meta. Durante lo sviluppo dell’app, è fondamentale che il tuo progetto abbia una chiara proposta di valore e concentrarsi sui seguenti tre punti:

  • MVP (Minimum Viable Product), ovvero il minimo vitale per entrare nel mercato
  • Visione a medio termine (circa un anno)
  • Visione a lungo termine (3-5 anni circa)
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È sempre una buona idea cercare un parere esterno sul tuo MVP da ricercatori utenti, designer UX e persone che non sono direttamente affiliate al tuo prodotto e al tuo team. Queste persone porteranno una visione imparziale, un forte feedback ed esperienze diverse.

Bisogna avere chiaro poi quale sia l’obiettivo del primo anno di vita della nostra app, quanto velocemente crescerà il nostro progetto e come finanziarlo economicamente. Il tutto anche con una visione a lungo termine.

È questa la fine della prima fase dello sviluppo di un sito web o di un’applicazione mobile. Il passo successivo è lo schizzo e un’abitudine molto comune è quella di disegnare già durante l’idealizzazione. Passiamo quindi direttamente allo schizzo del concept (o sketching).

Sketching

Disegnare a mano è un modo fantastico per tradurre le tue idee su carta. Un chiaro sketching UX unisce il team. Quando tutto è riportato su carta, quasi tutti in azienda sono in grado di immaginare correttamente l’app e di capire cosa state cercando di costruire. Quello che ti raccomandiamo è di aggiungere brevi note per spiegare le funzionalità al CEO o alle persone che non vivono – come te – nel mondo degli sviluppatori.

Non è necessario avere forme perfette o un bel disegno. In questa fase, è molto importante capire  e far capire come funzionerà l’app. Il mio consiglio è sempre di lavorare sugli sketching per tre giorni. Destinate un giorno per la creazione del concept, poi un giorno di pausa e poi al terzo valutare di nuovo l’idea.

Questa fase è perfetta per apportare modifiche perché non costa quasi nulla rispetto alle modifiche nelle fasi successive di sviluppo. Quando hai concordato il concetto principale, è tempo di andare avanti.

sketching app

Wireframe

Gli wireframe vengono normalmente creati da un UX designer per aggiungere gli elementi grafici. Gli wireframe dovrebbero essere molto più dettagliati degli sketching e con più schermi. Sono davvero importanti, soprattutto per i progetti più grandi.

Un UX designer dovrebbe lavorare sui tuoi wireframe e consultare il proprietario del prodotto per ridurre al minimo le incomprensioni sulla funzionalità e gli obiettivi delle applicazioni mobili e del sito web. In alcuni casi, come i progetti più piccoli, puoi saltare direttamente dallo sketching alla progettazione grafica.

Dipende sempre dalla qualità e dalla chiarezza dello schizzo. Tieni presente che ogni modifica apportata nel processo di progettazione grafica è più costosa delle modifiche apportate durante il wireframing o lo sketch.

wireframe app

Desing grafico

L’obiettivo di un grafico è catturare l’attenzione degli utenti a livello emotivo e supportare la loro user experience in modo fluido. In secondo luogo, l’obiettivo del designer è creare una coerenza visiva nell’intero progetto.

È molto importante avere una dimensione del carattere che sia leggibile e i pulsanti devono essere mirati e chiari su ciò che accadrà quando si fa clic. Crea abbastanza spazio tra gli elementi, specialmente sui dispositivi mobili, alcune persone possono avere dita un po’ più grandi.

ux design

Quali sono altri suggerimenti per il design?

– Illustrare gli elementi attivi e inattivi e la loro differenza.

– Illustrare gli effetti di movimento e come cambieranno dopo una interazione.

– Illustrare i pulsanti e usare sempre lo stesso stile in modo che gli utenti sappiano sempre che questo elemento è selezionabile.

– Tenere uno stile grafico e non mischiare 2D con 3D se non c’è un significato speciale dietro.Se utilizzi l’ombreggiatura, mantienila uniforme sul web.

Bene, ora possiamo programmare!

Leggi anche: Quali sono alcuni esempi di menù di navigazione mobile?

Coding e programmazione

Per avviare qualsiasi applicazione, è preferibile codificare il frontend, programmare solo le parti più importanti dei tuoi MVP.

Come mai? Se non ti concentri troppo sulla programmazione, puoi avviare il prototipo dell’app molto più velocemente. E più velocemente conosci le reazioni degli utenti, meglio il tuo progetto può crescere. Più rapidamente avvii il tuo progetto, più rapidamente guadagni denaro. Questo è tutto

coding app
trovare sviluppatori app

Come trovare uno sviluppatore di app nel 2022: tutto ciò che devi sapere

Come trovare uno sviluppatore di app? Questa è la domanda che ogni imprenditore deve affrontare oggigiorno. Trovare uno sviluppatore per creare la tua app nel 2022 è un’idea davvero ampia, che richiede una raccolta di diversi set di competenze e di progettazione.

Le app stanno dominando l’industria digitale, il che significa che attingere a questo mercato è essenziale. Cerchiamo di capire un po’ come trovare uno sviluppatore di app che soddisfi le esigenze della tua attività.

Cosa dovresti sapere prima di trovare uno sviluppatore di app?

È finita l’era degli ingombranti pacchetti software spediti in ingombranti CD-ROM. In questa era di schermi e meme, ogni cliente ha uno smartphone, il che significa che può portare la tua attività in tasca. E lì bisogna essere bravi a catturarlo. In questo scenario, la cosa migliore che puoi fare per aumentare la tua attività è assumere uno sviluppatore di app.

Prima di assumere uno sviluppatore, è fondamentale avere chiara l’idea del tuo progetto. Spesso i clienti si rivolgono a una società di sviluppo app con richieste del tipo: “Voglio un’app simile a TikTok”. Ma è meglio non solo creare un clone di TikTok, ma aggiungere alcune funzionalità uniche. Pertanto, il flusso di utilizzo di un’app da parte dell’utente può cambiare completamente. A sua volta, l’azienda impiegherà più tempo per definire quei flussi, piuttosto che analizzare i requisiti generali.

Successivamente, dovrai determinare se e dove ci sono problemi. Secondo Forbes, il 90% dei prodotti lanciati fallisce perché non rispecchia le esigenze del mercato. Definire il target del tuo pubblico è la prima cosa da fare. Non si può progettare un’app senza sapere a chi è rivolta – o almeno a chi dovrebbe rivolgersi.

sviluppo app

Come trovare sviluppatori di app: dovresti assumerlo o no

Ogni app è diversa, ma ognuna ha bisogno di una varietà di personalità e talenti diversi per portarla dal tuo piano aziendale nel mondo reale. Hai varie opzioni a tua disposizione: dall’assumere persone secondo necessità, consegnare la parte del software a uno o più laboratori di progettazione e sviluppo o rivolgerti a un’agenzia di prodotti e servizi digitali.

Non è necessario assumere uno sviluppatore di app. Alcuni imprenditori con conoscenze di programmazione possono creare un’app da soli e questo è reso più comodo da una vasta gamma di strumenti di sviluppo gratuiti o a pagamento. Il problema è che la maggior parte degli imprenditori o non ha un background informatico o non è chiaro su cosa esattamente necessiti per creare l’app giusta. A volte, la mole del progetto richiede più di una persona che ci lavori, il che significa che eventualmente bisogna lavorare in team.

Ci sono tre modi in cui puoi procedere quando assumi uno sviluppatore di app:

  • Libero professionista

Assumere uno sviluppatore di app freelance. Questo metodo sta guadagnando popolarità oggi. Dall’inizio dei siti web freelance, qualsiasi imprenditore può assumere uno specialista online. Uno dei principali vantaggi di questa opzione è la natura del contratto. Il proprietario non deve pagare i giorni di ferie, la sicurezza sociale e altri benefici. Voler risparmiare, tuttavia, spesso è anche una rovina, dal momento che molti liberi professionisti non sono qualificati per grandi lavori.

  • Team interno o dipendenti da remoto

L’opzione più comune è assumere uno sviluppatore di app già membro del tuo team. Se esiste già un team a cui puoi affidarti, le eventuali lacune del progetto possono essere colmate con tanti meeting di lavoro, selezionando la persona giusta e integrandola nel posto di lavoro con i suoi colleghi. Sebbene sia costoso, assumere uno sviluppatore di app internamente è efficace quando si tratta di piccole e medie imprese.

  • Società e agenzie di outsourcing 

Assumere uno sviluppatore di app in outsourcing mette insieme il meglio di entrambe le soluzioni precedenti. L’imprenditore assume sviluppatori di app solo su base contrattuale. È comunque meno costoso di avere un team interno e il prodotto è generalmente migliore rispetto a quando assumi un singolo libero professionista. Inoltre, assumere una società di outsourcing è completamente modulabile: ciò significa che puoi espandere o ridurre le dimensioni del team per soddisfare le esigenze esatte del progetto, risparmiando così risorse a lungo termine. È la soluzione più efficiente per gli imprenditori che sono andati oltre la fase di avvio e sono pronti per la loro grande svolta nel mercato.

agenzia che sviluppa app

Dove trovare sviluppatori di app

Esistono diversi modi per trovare gli specialisti più adatti al tuo progetto. Ad esempio, il 35% delle startup si affida alle segnalazioni dei dipendenti, mentre il 30% delle aziende utilizza piattaforme professionali. Esamineremo ora in dettaglio ogni opzione disponibile sul mercato per aiutarti a trovare i migliori candidati per il tuo progetto.

Chiedi referenze

Chiedere ai tuoi colleghi professionisti eventuali referenze è il modo più utile per trovare sviluppatori di app in modo rapido e con risorse limitate. È un metodo potente, poiché la persona di cui ti fidi può parlare dell’esperienza e delle qualifiche dei candidati dicendo loro che la nostra azienda è un buon posto di lavoro. Tuttavia, è necessario disporre di una lunga lista di contatti professionali per aumentare le possibilità di trovare il talento giusto.

Utilizza piattaforme di assunzione

Questo è il modo più semplice per trovare candidati. Utilizzando piattaforme di assunzione, è molto probabile trovare sviluppatori di app a un prezzo ragionevole. Raccolgono informazioni su aziende informatiche e liberi professionisti da tutto il mondo, fornendo gli strumenti necessari per un’assunzione di successo. Esistono tre tipi di piattaforme tecnologiche a seconda dei modelli di cooperazione che abbiamo menzionato in precedenza:

Piattaforme per trovare liberi professionisti: Youteam, Upwork, Toptal e Fiverr.

Piattaforme per trovare impiegati a tempo pieno: Glassdoor, Indeed, Dice e LinkedIn.

menu di navigazione

Quali sono alcuni esempi di menù di navigazione mobile?

Il menù di navigazione è la vera cartina tornasole del tuo sito internet. Il biglietto da visita, una pagina che deve guidare i tuoi visitatori ogni volta che arrivano sul tuo sito. E – proprio come per accade per una mappa – contenuto, forma e design del menu devono permettere loro di orientarsi rapidamente. Senza necessità di utilizzare una bussola.

Quando si visita un luogo per la prima volta, è sempre meglio avere con sé una mappa per orientarsi e muoversi senza perdersi. Ormai vanno di moda anche le mappe online, tipo Google Maps, ma a noi piace sempre toccare con mano una cartina in carne e ossa. E bene, questa mappa deve essere chiara, precisa e – se possibile – anche simpatica a livello visivo, soprattutto se sappiamo che verrà guardata e consultata più volte.

È per questo che assume un’importanza enorme migliorare continuamente e regolarmente la UX (User eXperience) del tuo sito: semplificare la vita all’utente e proporre un’esperienza globale soddisfacente è una delle chiavi principali per il successo.

menù
Menù di navigazione Play Store

Quali caratteristiche dovrebbe avere un buon menù mobile?

Esistono diversi tipi di menù di navigazione sul web: orizzontale, verticale, sticky, ecc. Sono tutti modelli efficaci? Come dovrebbe essere il menu di navigazione ideale? La vera domanda da porsi è come deve essere il TUO menù di navigazione, affinché migliori la customer journey dei visitatori del tuo sito. Vediamo qualche caratteristica fondamentale di un buon menù di navigazione.

  • Interattività: il tuo menù deve essere un piano interattivo che indichi al visitatore dove si trova in quel momento. Questo aspetto è fondamentale soprattutto quando l’utente muove i primi passi sul tuo sito. Questo tipo di promemoria visivo apporta valore in termini di comfort di navigazione.
  • Semplicità: spesso, è la vera chiave della buona riuscita del tuo sito web. Il menù è il cuore della navigazione: i visitatori devono poter trovare quanto cercano in modo facile e veloce. Non dovranno cliccare più di 3 volte per arrivare su una pagina, qualsiasi sia il punto di partenza.
  • Breve e conciso: evitare menù a tendina troppo lunghi. Un menù a tendina troppo complesso finisce per destabilizzare il visitatore. Con una lista troppo lunga si rischia che il visitatore non sappia dove cliccare e che abbandoni il sito prima del previsto.
  • Valorizza la ricerca: è essenziale mettere in evidenza il motore di ricerca del tuo sito, soprattutto nel menù di navigazione.
  • Aggiungi il footer: il footer è un menù in fondo alla pagina particolarmente fornito. Aiuta a completare un menù complesso e contribuisce a creare un solido mailing interno, migliorando anche la SEO del tuo sito.
  • Dinamico: un menù dinamico è un menù che si aggiorna in tempo reale. Nell’e-commerce ciò significa che possono essere aggiunti o rimossi dal carrello prodotti in modo semplice, senza la necessità di ricaricare la pagina. Ottimo per siti che appunto abbiano l’obiettivo di vendere.
  • Chiarezza: un menù facile da capire è fondamentale. Il wording degli elementi del menù è un elemento molto importante ed è sempre migliorabile. Si possono fare degli A/B test sul wording del proprio menù, proprio per identificare la miglior versione secondo i visitatori.
  • Qualità: ultima ma non meno importante, la qualità. Investire nel mobile è necessario per avere un sito interamente responsive sia da desktop che da smartphone.

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menu di navigazione

Alcuni esempi comuni di menù mobile

Esistono varie tipologie di menù di navigazione:

Menu classico di navigazione

Menu classico di navigazione, è la classica barra di navigazione posizionata in basso. Permette l’uso di una sola mano per accedervi ed è quella che ha aiutato la maggior parte delle app di successo a diventare tali. Vedi Instragram e twitter come esempio

Hamburger Menù

Si chiama hamburger menù, ha tre linee orizzontali ed è possibile vedere la sua collocazione sulla parte superiore di molti schermi, all’estrema sinistra o all’estrema destra. Toccando o facendo clic sull’icona, si apre un menù laterale con una selezione di opzioni o pagine aggiuntive.

Menù contestuale

Il menù contestuale – o menù pop up – è un elenco di possibili interazioni che è possibile effettuare con l’oggetto con cui si vuole interagire.

Menù a discesa

Con menù a discesa – o a tendina – in informatica si intende un tipo di menù che viene attivato cliccando su uno degli elementi della barra dei menù e consiste appunto di una tendina di elementi alternativi selezionabili.

Menù a torta

Il menù a torta ha una forma circolare e proprio su questa circonferenza sono fissate le opzioni cliccabili del menù stesso.

Considerazioni

Arrivati a questo punto è chiaro che il perfetto menù di navigazione mobile non esiste. Ma esiste quello migliore per il tuo sito, le tue idee e le tue esigenze. Valutare in partenza tutte le caratteristiche che deve avere è parte integrante del processo e va fatto prima di iniziare il lavoro. Poi – altra cosa non scontata – è fondamentale affidarsi a degli esperti per la realizzazione della tua app, della sua homepage e del suo menù.

Man interacting with phone vector illustration. Male hand holding modern smartphone with open business apps with graphics and charts flat style concept. Creative network information process diagram

Qual è il miglior approccio di sviluppo per un’app di successo?

L’espansione del fenomeno app si caratterizza per l’ideazione di applicazioni in grado di svolgere qualsiasi attività. Oggi vediamo qual è – secondo noi – il miglior approccio di sviluppo per creare un’app di successo. Da quelle dedicate all’intrattenimento a quelle che permettono il pagamento presso i negozi attrezzati, le app stanno sempre più rivestendo un ruolo importante nel mercato moderno.

Le più scaricate possono fare la fortuna di chi le ha progettate e permettere una grandissima crescita del proprio business. È fondamentale quindi affidarsi alla giusta web agency: creare l’app giusta è fondamentale per ottenere successo.

Persone

Abbiamo dunque già inquadrato il primo elemento da analizzare: le persone. Affidarti a dei professionisti è necessario, affidarti a dei professionisti seri e capaci è invece proprio fondamentale. Certo è che l’idea però parte da te o dal team di cui hai scelto di circondarti. Ed ecco che torna a galla l’importanza delle persone e della loro qualifica. Perché una persona dovrebbe scaricare la tua app e – soprattutto – perché dovrebbe continuare a utilizzarla?

È necessario informarsi per rispondere a queste domande, fare un’analisi di mercato e capire cosa possa stimolare i possibili acquirenti. In questo senso è utile immedesimarsi nel processo decisionale dell’utente.

Metodologia

Per creare la tua app con un buon approccio di sviluppo, scegli una logica da seguire senza riempirla di troppe funzionalità. Sviluppa l’idea principale, senza perderti in elementi accessori: dota la tua app delle sole funzioni essenziali. Lanciala da subito con le caratteristiche essenziali, così riceverai un feedback immediato dagli utenti. Se la tua idea funzionerà, potrai in seguito evolverla con nuove caratteristiche e aggiornarla di continuo seguendo le logiche e gli sviluppi del mercato.

Altro passo fondamentale è scegliere il modello di business economicamente sostenibile per l’idea che hai avuto. Puoi creare un’app a pagamento, una gratuita con pubblicità al suo interno o una dal download gratuito, ma con acquisti al suo interno. La metodologia è importantissima, così come lo è scegliere tutte queste cose a bocce ferme e in fase di progettazione dell’applicazione.

Leggi anche: Come sviluppare un’app nel 2022 [Guida completa]

sviluppo app

Organizzare la squadra

Organizzare il tuo team di lavoro è un compito arduo, ma che determina in gran parte il successo della tua app. Un team leader capace riesce a capire le esigenze di tutto lo staff e a indirizzare ogni componente nella giusta direzione per fare un buon lavoro. Ognuno deve rispettare il proprio ruolo e svolgere i propri compiti.

Una parte del team si occuperà della fase di sviluppo, cruciale per il suo successo. Deve avere piena integrazione con i social network e disporre di notifiche push, avere la geolocalizzazione e la possibilità di lasciare valutazioni o recensioni. Questa fase deve essere affidata a degli esperti specializzati in questo campo. Un’altra parte del team, invece, si occuperà di curare l’aspetto della user experience. Averne una ottimale è una delle chiavi per un’app di successo.

Tipo di app che sviluppi

Bisogna poi capire quale tipo di app hai in mente di sviluppare. Ne esistono tre tipi diversi:

  • App native
  • Web app
  • App ibride o multipiattaforma

Non esiste una tipologia giusta o una sbagliata, ma è giusto conoscerle tutte. Vediamole nel dettaglio:

  • App Nativa: si chiama così perché è stata sviluppata appositamente per un sistema operativo, Android, iOS o che sia. Come ogni abito cucito su misura, ti veste meglio: funzionerà di certo meglio di altre tipologie. Svantaggio: se desideri che la tua app funzioni per più sistemi operativi, dovrai farla sviluppare per ciascuno di essi. La conseguenza è semplice: puoi sviluppare quello che vuoi (o quasi) senza limiti.

  • Web App: queste applicazioni vengono utilizzate attraverso un browser e quindi funzionano su diversi tipi di dispositivi. Non è necessario che l’utente le scarichi per utilizzarle. Il vantaggio? Sono meno costose e il loro tempo di sviluppo è più veloce. Ma – come ogni cosa – hanno anche svantaggi: l’app può avere limitazioni nell’accesso all’hardware dello smartphone e perdere ad esempio gli utilizzi di fotocamera o GPS.
  • App Multipiattaforma: anche dette Cross-platform, queste applicazioni hanno un codice univoco che si adatta ai diversi sistemi operativi. Uno stesso processo di sviluppo quindi sarà utile per far funzionare la tua app su iOS e Android. Tendono a essere meno costose delle app native, ma hanno svantaggi: sono più lente e hanno un accesso limitato all’hardware del dispositivo.

Leggi anche: Quanto costa sviluppare un’app nel 2022?

costo app mobile

Come sviluppare un’app di successo?

Per realizzare un’app di successo poi bisogna rispettare le linee guida di Apple o Google. Per far distribuire la tua app nei loro store, occorre che sia in linea con le regole di questi due grandi distributori. Le linee guida delle due piattaforme offrono spunti sia di design generici, sia specifici su come sviluppare l’applicazione.

Poi, è fondamentale creare un brand: per emergere tra le tante proposte e meritarsi un posto nella classifica degli store, serve un’app con una comunicazione chiara. A cosa serve, a chi è rivolta, quali valori abbraccia e quali obiettivi si pone. L’attività di naming è quindi davvero importante: in una o due parole si devono sintetizzare utilità e stile. Fondamentale avere un logo chiaro, che sia studiato in modo tale da stilizzare il marchio che vuole rappresentare.

Ultimo, ma non meno importate, è far conoscere rapidamente la tua app al pubblico. Per rendere esponenziali i download, bisogna arrivare sulle piattaforme iOS e Google e anche con autorevolezza. In questo senso, il supporto di una buona web agency può davvero aiutarti a fare la differenza. La sintesi vincente è solo una: pensa veloce, agisci velocemente e rivolgiti a dei professionisti!

Il miglior software per sviluppare un app

Il miglior software di sviluppo di app mobile del 2022

L’articolo è dedicato in particolare a chi non ha esperienza nello sviluppo app. Tramite questi tools è possibile realizzare app senza saper necessariamente programmare e con alcuni limiti. Non hai esperienza nello sviluppo e cerchi un software per creare app? Oggi proveremo a consigliarti i cinque migliori, elencandoti le caratteristiche, i costi, le funzionalità, i vantaggi e gli svantaggi. Da qualche anno – proprio grazie a questi software di sviluppo di applicazioni – è possibile realizzare app senza saper necessariamente programmare o avere delle specifiche competenze di programmazione.

l processo di digitalizzazione ha aumentato a dismisura l’interazione quotidiana con i dispositivi fissi e mobili. Ciò ha spinto sempre più aziende nell’investire nel settore delle applicazioni. L’obiettivo è realizzare un’app utile sia all’intrattenimento, sia – soprattutto – alle attività lavorative: questo ha indirizzato il mercato verso la creazione di software capaci in poco tempo di soddisfare le esigenze comuni.

Tuttavia, non tutti hanno le competenze adatte a programmare un’applicazione e spesso rinunciano anche alle idee migliori per una mancanza di operosità. Vediamo nei prossimi paragrafi le soluzioni più interessanti dei software per creare app, affinché possiate soddisfare al meglio le esigenze di aziende e privati.

come sviluppare un app

Cos’è un software per creare app?

Iniziamo allora con questa domanda: cos’è un software per creare app? Da un punto di vista tecnico, parliamo semplicemente di un mezzo capace di aiutare gli sviluppatori – o aspiranti tali – a implementare applicazioni per la gestione dei flussi di lavoro attraverso un codice informatico ben definito. Attraverso un’interfaccia di lavoro preimpostata – e quindi facilitata per i meno esperti – il  programma permette di creare da zero una nuova applicazione grazie al linguaggio informatico.

In commercio esistono due diverse tipologie di software in grado di effettuare questo lavoro: open source e a pagamento. Quello detto open source è un software totalmente gratuito e basa il suo funzionamento su un codice pubblico. Quelli a pagamento – di solito brandizzati – dispongono di tantissime funzionalità, ma necessita appunto anche di un investimento iniziale da parte dell’utilizzatore.

Gratis o a pagamento, un software per creare app ha la finalità di realizzare un codice capace di soddisfare le esigenze dell’utente, che il suo utilizzatore ultimo. Per dar vita a un’applicazione funzionante, è necessario impiegare un software dedicato alla creazione del codice stesso. Migliore sarà la scrittura del codice informatico, migliori saranno i risultati a disposizione del destinatario.

Quanto costa sviluppare un’app?

La domanda successiva da porsi allora è: quanto costa lo sviluppo di un’app? Abbiamo recentemente scritto un altro articolo dettagliato su questo argomento. Sviluppare un’applicazione ha un costo piuttosto variabile, che può modificarsi in base a tanti fattori. In primis, devi scegliere se creare una web app, un’app nativa o una multipiattaforma. Poi, tempo – quanto a breve ti serve pronta – qualità grafica e funzionalità incidono e non poco sul prezzo finale della tua applicazione.

Da non sottovalutare poi tutta la fase post produzione: parliamo di promozione, manutenzione e inserimento nell’App Store o in Google Play. Una volta finita, infatti, la tua app avrà bisogno di essere promossa per essere conosciuta e messa sul mercato senza passare inosservata. Mensilmente o annualmente, l’applicazione può essere aggiornata: la tecnologia ormai corre veloce e non puoi rimanere fermo nel tempo.  Per essere sempre sul pezzo – o per risolvere errori e bug di sistema – dovrai sempre rimanere a contatto con il team di sviluppo. Infine, anche l’inserimento della tua app negli store di riferimento richiede un canone mensile, oltre che l’approvazione di questi ultimi.

Leggi anche: Quanto costa sviluppare un’app nel 2022?

I migliori software

Proviamo ora a fornirti un breve elenco dei migliori software per lo sviluppo di app del 2022.

Quixy

Le aziende utilizzano la piattaforma senza codice basata su cloud di Quixy per consentire ai propri utenti di automatizzare i flussi di lavoro e creare applicazioni di livello aziendale da semplici a complesse per le loro esigenze personalizzate fino a dieci volte più velocemente.

Quixy ti aiuta a eliminare i processi manuali e a trasformare rapidamente le idee in applicazioni rendendo il business più innovativo, produttivo e trasparente.

Zoho Creator

Zoho Creator è un software di sviluppo di applicazioni a basso contenuto di codice, che ti aiuta a creare applicazioni personalizzate per dispositivi mobili per gestire la tua impresa.

Cordova

Soluzione eccellente per la programmazione in JavaScript, a cui aggiunge la funzionalità di avere un codice di riferimento da cui iniziare per creare le proprie app.

AppSheet

AppSheet consente ai creatori abituali di applicazioni senza un background in programmazione di creare solide applicazioni mobili attraverso la sua piattaforma. Le sue funzionalità di sicurezza e governance consentono alle aziende di massimizzare l’utilizzo. Leader 2018 della piattaforma di sviluppo Forrester Low/No Code, AppSheet è la piattaforma no-code intelligente considerata più affidabile da oltre 200.000 creatori di applicazioni in tutto il mondo.

Bizness Apps

Bizness Apps è destinata a qualsiasi agenzia digitale o imprenditore che desideri far crescere la propria attività e fornire app mobili alle piccole imprese di qualsiasi tipo. Ha funzionalità come notifiche push illimitate, ordinazione di cibo da dispositivo mobile, prenotazioni, programmi fedeltà e coupon. Le app sviluppate con Bizness Apps generano direttamente entrate e aumentano il coinvolgimento dei clienti.

Appcelerator Titanium

Colosso della realizzazione di app per lo sviluppo aziendale, questo software è l’ideale per chi ha la necessità di realizzare app cross-platform per sistemi operativi Android e iOS.

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Come diventare uno sviluppatore di app [Guida per principianti]

Sicuramente, tu che stai leggendo hai almeno 20 app sul tuo smartphone. Ti sei mai chiesto se potresti mai crearne una? Siamo certi di sì. Anzi, hai un’idea, la soluzione a un problema sociale: la tua app potrebbe risolverlo, ma non sai come svilupparne una. Nelle prossime righe, la nostra missione sarà quella di darti i fondamenti per diventare uno sviluppatore di app, o quantomeno imparare a muovere i primi passi in questo delicato e redditizio mondo.

Cosa fa uno sviluppatore di app?

L’evoluzioni delle app dagli anni ’60 a oggi hanno semplificato – e non di poco – la vita degli esseri umani, contribuendo a renderla più confortevole. Oggi puoi imparare a essere uno sviluppatore comodamente da casa tua. Le app sono ormai diventate necessarie in tutti i settori dell’economia. Le aziende finanziarie, i call center, i prodotti e i rivenditori di servizi hanno tutti bisogno di app per raggiungere i propri clienti e/o archiviare i dati che loro gli forniscono.

Le applicazioni, quindi, sono in genere create da uno sviluppatore di app. Ma chi sono? Soprattutto ingegneri informatici o informatici, i cui compiti principali sono la creazione e la programmazione di app per computer, smartphone e tablet. Queste persone di solito lavorano in team e non si occupano singolarmente di tutto il processo di sviluppo. E cosa fanno? La risposta più semplice è che creano codice, in particolare codice di programmazione.

Leggi anche: Come trovare uno sviluppatore di app nel 2022: tutto ciò che devi sapere

La distinzione poi si fa su chi lavora per web app – applicazioni costruite con codici abilitati a funzionare solo su siti web – o per app native. Chi sviluppa una web app è quindi un progettista o un ingegnere di software, coinvolto nello sviluppo e nella progettazione di siti web e/o applicazioni di rete. Alcuni programmatori lavorano per grandi e piccole aziende, molti invece come liberi professionisti.

Le app native, invece, sono applicazioni che funzionano solo su dispositivi mobili. Si dice quindi che gli sviluppatori di app native creino app mobili. La maggior parte delle web app funzionano anche su app mobili: questo è possibile grazie ai servizi di sviluppatori ibridi, che progettano app con un linguaggio di programmazione che funziona sia sul web che su mobile. Queste app si chiamano Cross-platform, ovvero multipiattaforma.

Leggi anche: Come sviluppare un’app nel 2022 [Guida completa]

Come diventare uno sviluppatore di app?

La domanda successiva da porsi è come si diventa uno sviluppatore di app. Sebbene tu possa diventare uno sviluppatore da solo e senza una laurea tradizionale, la maggior parte dei datori di lavoro ti richiederà una qualche forma di istruzione formale prima di poterti assumere. Ma – come scritto in precedenza – moltissimi sono liberi professionisti. Se intendi diventare uno sviluppatore di app freelance, puoi optare per delle lezioni e corsi online.

Le lezioni o corsi online possono aiutare a diventare un buon sviluppatore mobile, basta che siano parte di un corso davvero idoneo a raggiungere il tuo obiettivo. Di certo, diventare uno sviluppatore di app capace non è per niente semplice. Lo sviluppo di app coinvolge molti codici e per eccellere nella scrittura o nella programmazione del codice stesso, lo sviluppatore deve essere analitico e in grado di prestare attenzione ai dettagli.

Per essere un bravo sviluppatore sono necessarie quindi alcune caratteristiche:

  • Capacità analitiche: ti aiuteranno a riconoscere le esigenze dei clienti e a creare nuove applicazioni che rispondano a tali esigenze.
  • Abilità comunicative: fondamentali per relazionarti al meglio con i tuoi clienti, ma per comunicare idee con il tuo team di sviluppo.
  • Creatività: inventare nuovi modi di gestire i problemi e sviluppare nuove applicazioni sono abilità essenziali per uno sviluppatore.
  • Cura per i dettagli: tutto deve funzionare e per far sì che tutto funzioni i dettagli devono essere curati sempre al massimo.
  • Problem solving: risolvere problemi in breve tempo e in modo brillante è una capacità necessaria per uno sviluppatore di app.
  • Competenze tecniche: conoscere i linguaggi e i codici di scrittura è importantissimo, pena commettere errori che rallentano il processo e scontentano il cliente.
  • Lavoro di squadra: l’attitudine a lavorare in team è fondamentale. Bisogna saper lavorare bene da soli ma soprattutto insieme agli altri.

Allo stesso modo, è molto importante anche ricevere un’istruzione formale: un titolo di studio aiuta sempre nel percorso lavorativo che hai scelto. Le lauree più frequenti degli sviluppatori sono Informatica, Ingegneria Informatica, Ingegneria del Software e altre discipline correlate. Saper programmare è un requisito basilare per ogni sviluppatore.

istruzione per diventare uno sviluppatore di app

Ecco alcuni step importanti per iniziare la tua carriera come sviluppatore di app

1. Decidi come affrontare la tua carriera

Abbiamo già visto che i modi per affrontare la propria carriera sono principalmente due. Quasi tutti gli sviluppatori e i programmatori iniziano come freelance, liberi professionisti che offrono i propri servizi a chi ne ha necessità. Spesso poi sono proprio queste aziende – grandi o piccole che siano – ad offrire un lavoro agli sviluppatori all’interno stesso della loro società.

2. Fai un brainstorming delle tue idee

Prima cosa, sempre: butta giù tutte le idee che hai in testa. Anche se all’inizio pensi che non hanno una forma definita, vedrai che piano piano la prenderanno e avrai il vantaggio di essere già un passo avanti nella realizzazione della tua prima app.

3. Considera le opzioni di profitto se si persegue uno sviluppo indipendente

Lo stipendio di uno sviluppatore di app dipende molto dalla sua esperienza, dal datore di lavoro che hai e da quante app funzionanti hai già creato. Generalmente, tantissimi programmatori iniziano come freelance, sia perché è un modo per farsi conoscere dalla clientela, sia perché è spesso vantaggioso iniziare a guadagnare come libero professionista.

4. Impara a programmare

Per diventare uno sviluppatore di app, serve la giusta istruzione. Bisogna imparare almeno un linguaggio di programmazione, esercitarsi continuamente scrivendo codici e affinare quindi le proprie abilità matematiche. Per forza di cose, l’esperienza è necessaria: non preoccuparti dopo i primi errori. È anzi necessario sbagliare proprio per imparare a programmare bene.

5. Prendi delle certificazioni

Ottenere un’istruzione formale è un passo importante, quasi obbligato. Che si parli di liceo, università o corsi post laurea è indifferente. Già dalle scuole superiori, gli studenti possono frequentare dei corsi relativi alle STEM: supera tutti gli esami e potrai scegliere un’università adatta alle tue esigenze. Avere delle certificazioni valide ti aiuterà anche nel trovare clienti o un lavoro in azienda.

6. Diversifica le tue abilità di programmazione

Abbiamo visto sopra che ci sono tre modi di creare un’app. Si può progettare una web app, un’app nativa o un’app multipiattaforma, che vada quindi bene sia sul web che su smartphone. Imparare a programmare su tutte le piattaforme è fondamentale: diversificare le tue abilità potrebbe essere la mossa vincente per diventare uno sviluppatore molto richiesto.

7. Crea il tuo curriculum per sviluppatori di app

Nel tuo curriculum dovrai per prima cosa inserire il tuo percorso di studi, il diploma o la laurea ottenuta e poi tutte le certificazioni che ti sei guadagnato (master o corsi di altro tipo). Il passaggio fondamentale poi sarà creare la tua prima app: quella sarà la tua cartina tornasole, importantissima almeno per i primi lavori.

8. Candidati per posizioni di sviluppatore di app

Dopo che crei la tua prima app, potresti fare domanda per lo sviluppo di altre app e quindi candidarti per altri lavori simili a quello che hai realizzato. La possibilità di trovare lavoro entro i primi tre mesi è molto alta. Devi far sapere alle persone cosa fai: puoi anche aumentare le tue possibilità collegandoti sul web a una rete di persone, conferenze, seminari e incontri inerenti alla tua carriera.

In conclusione, lo sviluppo di app è una delle competenze più richieste e più redditizie nel settore IT negli ultimi tempi. Questo perché ogni settore, azienda o persino individuo (personal brand) ha bisogno di un’app per esistere e navigare senza problemi nel mercato quotidiano.

Leggi anche: Quanto costa sviluppare un’app nel 2022?